Tre i punti sui quali si è concentrata l’assemblea (che si è svolta anche alla presenza degli amministratori dei due condominii coinvolti nel crollo dell’11 gennaio 2014, Emanuele Paolicelli e Tommaso Zaccaro) riunita nella sala Mandela nell’ambito degli incontri che l’amministrazione comunale ha avviato per giungere alla definizione della vicenda che coinvolge numerose famiglie: la possibilità di potere accedere ai luoghi per completare le operazioni di sgombero di alcuni appartamenti; l’autorizzazione rilasciata al Comune dall’assemblea, di contattare Ordini professionali per avviare operazioni di progettualità solidale in vista della ricostruzione e infine l’eventuale apertura di un conto corrente bancario per possibili donazioni a favore delle famiglie.
Nel corso dell’incontro sia l’assessore Cangelli che il presidente Morelli hanno confermato la disponibilità dell’amministrazione comunale ad individuare forme, che non implichino ulteriori spese, per poter accedere di nuovo alle palazzine nelle quali si trovano ancora mobili di alcuni dei condomini. L’operazione dovrà essere resa possibile tenendo in considerazione l’ordinanza di sgombero già emessa.
In quanto alla collaborazione degli ordini professionali, l’assessore Francesca Cangelli ha avviato, in via informale, alcuni contatti che potrebbero condurre a sinergie operative.
Infine sotto il profilo economico-finanziario, si è discusso dell’ipotesi di aprire un conto corrente bancario in grado di veicolare, attraverso una filiera di tracciabilità ben definita, eventuali fondi donati nel corso di iniziative benefiche a favore delle famiglie di vico Piave.
L’assemblea si è aggiornata a nuova data per analizzare le evoluzioni dei punti all’ordine del giorno.