culturali e sociali di grande significato, in cui si vive una condizione giuridica del tutto unica: il 62% del nucleo originario degli immobili dei Sassi è di proprietà dello Stato. Così il sindaco ha aperto all’Auditorium di Matera, i lavori del convegno su “La collaborazione tra l’agenzia delle entrate e il Comune di Matera per l’equità fiscale e il governo del territorio”.
“Il rapporto di collaborazione feconda con l’Agenzia delle Entrate per risolvere un problema di giustizia sociale: gli immobli ritenuti testimonianza di miserabilità, nei Sassi, erano accatastati con valori minimali che, ancora oggi, persistono in una contraddizione parossistica perché oggi si sono notevolmente innalzati i livelli di redditività. L’intesa colllaborativa, dunque, consentirà di aggiornare e riequilibrare le rendite catastali del patrimonio privato e pubblico”.
Ai lavori ha partecipato anche l’assessore al Patrimonio, Antonella Prete: “L’obiettivo di questa intesa è quello di raggiungere, attraverso l’equità fiscale, una maggiore equità sociale. In questa azione non c’è nessun intento punitivo ma, al contrario, la volontà di agevolare le fasce di cittadini che potranno trarre benefici dalla riduzione dei costi, conseguenza dell’aggiornamento degli estimi delle attività residenziali”. Nel corso del convegno hanno preso la parola Giuseppe Bonanno, direttore regionale uscente dell’Agenzia delle Entrate della Basilicata che ha sottolineato lo spirito che ha condotto all’intesa firmata che diventerà concreta azione di verifica.
“La sintonia fra il Comune e l’Agenzia delle Entrate non vuole essere solo una formalizzazione di intenti, ma anche una opportunità pre realizzare un sano governo del territorio e una corretta equità fiscale nel settore immobiliare, partendo dai Sassi”.
All’intervento di Bonanni, è seguito quello di Rossella Orlandi, Direttore dell’Agenzia delle Entrate che ha messo in evidenza il valore delle intese, come quella sottoscritta con Matera: “Questa collaborazione rientra nell’azione di contrasto ad uno dei fenomeni più diffuso, l’evasione fiscale. In questo senso il ruolo dei Comuni – ha aggiunto – appare centrale”.
Sui dati più significativi relativi al patrimonio immobiliare della città, si è soffermata poi Gabriella Alemanno, vicedirettotre dell’Agenzia delle Entrate: “Il risanamento nei Sassi, negli ultimi anni, e la valorizzazione della città in vista del 2019 pone il problema del rispetto degli elementi fiscali sul patrimonio immobiliare. Le banche dati del Catasto si incrociano con le dichiarazioni dei redditi – ha spiegato ancora. Le differenti tipologie di immobili prese in considerazione, consegnano una mappa che descrive la realtà cittadina: “Il patrimonio privato lucano è pari a 682 mila unità di cui oltre 360 mila sono abitazioni. I dati relativi a Matera dicono che in città sono censite 223 mila unità, oltre 122 delle quali sono abitazioni”. Il protocollo sottoscritto con l’Agenzia delle Entrate terrà in considerazione, in questa fase, degli immobili collocati all’interno dei rioni Sassi, procedendo ad una mappatura e ad una ricognizione attenta.