In un lungo racconto che ha ripercorso le tappe più importanti che hanno condotto alla definizione del progetto di realizzare questa importante struttura, unica nel Mezzogiorno d’Italia, il sindaco ha poi descritto le fasi che hanno portato all’incontro fra il compianto prof. Michele D’Elia, a cui la Scuola è stata intitolata, Caterina Bon Valsassina e l’attuale sindaco, con l’avvocato Emilio Nicola Buccico, all’epoca alla guida della città, e alla decisione di dotare questa città della Scuola di Alta Formazione.
Quello della città di Matera, ha poi sottolineato il sindaco De Ruggieri, è stato un cammino che l’ha condotta dalla miseria del passato alla consapevolezza della propria autostima, al recupero dei propri valori forti fino a divenire luogo in grado di produrre sempre nuova storia.
Nel suo intervento, inoltre, il sindaco ha ricordato la grande sfida che attende la città e alla quale forze politiche e civiche stanno lavorando. Ringraziando chi ha lavorato, nel corso degli anni, affinchè tutto ciò accadesse e evidenziando il valore civico dell’impegno di Michele D’Elia, il sindaco ha infine ricordato la preponderante valenza di una realtà come quella della Scuola di Alta Formazione all’interno di una struttura come quella dell’ex Convento di Santa Lucia Nova, di proprietà del Comune, ma in comodato d’uso al Ministero per i Beni culturali. Il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella ha agigunto: “Siamo consapevoli del ruolo che Matera sta svolgendo e abbiamo compreso quanto sia importante costruire questa sfida, attraendo valore aggiunto”. E’ seguito l’intervento di Gisella Capponi, direttrice della Scuola che ne ha descritto non solo le peculiarità ma anche le potenzialità, alla luce di una straordinaria attività che viene svolta dagli allievi e che li impegna in attività legate alla ricerca tecnica e scientifica applicata al restauro e alla conservazione, la realizzazione di restauri di particolare complessità e la formazione dei restauratori. “L’Italia è conosciuta come un Paese dallo straordinario patrimonio culturale – ha esordito il ministro Franceschini – e questa inaugurazione oggi rappresenta il percorso più logico, una giornata importante per tutto il Paese, in un itinerario di riscatto che riguarda Matera. Per questo la vittoria della città a Capitale europea della Cultura è una sfida che riguarda tutta l’Italia e non solo questa città e la Basilicata”. Il ministro ha poi ricordato quanto i dati indichino che il sud Italia è visitato solo dal 15% dei turisti, nonostante le cifre registrino aumenti considerevoli nelle presenze in Italia. “Il Governo è impegnato a vario titolo – ha confermato inoltre, annunciando – i 150 milioni a disposizione non bastano. Lavoreremo ancora in questo senso”.