Così il sindaco commenta la storia della migrante congolese morta in mare per salvare uno dei suoi figli, che verrà seppellita a Matera dove sono stati accolti il marito e altri due figli.
“Domani, venerdì 10 marzo, accompagneremo Judith nel suo ultimo viaggio, nella consapevolezza che la sua storia di dolore, di sofferenza, di speranze interrotte, non entri nelle cronache quotidiane destinate a scomparire in poche ore. Il suo sacrificio, il più alto, quello per salvare il proprio bambino diventi voce forte e inesorabile contro le organizzazioni che speculano sulla tratta di esseri umani, che sfruttano la fuga dal dolore, che trasformano le persone in numeri di una popolazione parallela e invisibile che si muove lungo le rotte della migrazione.
Judith vivrà per sempre nel ricordo dei suoi familiari, segnati da una tragedia che ci auguriamo possa essere lenita, almeno in parte dall’accoglienza di Matera e dei materani che su questo valore hanno basato la nostra comunità”.