Nell’ex ospedale S. Rocco la produzione della fiction “Sorelle” ha salutato la città che per settimane li ha ospitati e nella quale la fiction ha trovato un set naturale.
Ieri l’incontro, moderato dal direttore della Lucana Film Commission Paride Leporace in apertura del quale il sindaco Raffaello de Ruggieri ha sottolineato il ruolo che la città, ormai sempre più concretamente, sta svolgendo come location prediletta di produzioni nazionali e internazionali.
“Per noi è un momento significativo nel percorso cinematografico del territorio – ha ricordato – che ha una vitalità genetica. Negli anni ’50 quando a Matera si girava ‘La Lupa’ ero studente liceale e vivevo il movimento frenetico dei Sassi in cui fra i contadini, c’era la troupe di Magni. Non posso poi non ricordare ‘Il Vangelo Secondo Matteo’ che mi ha consentito rapporti amicali con Enzo Siciliano, Natalia Ginzburg e Alfonso Gatto, compagni di avventura nella Gravina. Oggi gli orizzonti che osservavamo sono stati raggiunti. Matera è un set naturale che oggi si arricchisce di questa fiction firmato dalla qualità di una regista come Cinzia Th. Torrini. Ricordo la funzione di queste produzioni che oltre alle immagini colpiscono per i valori e le riflessioni che provocano sulf ermento sociale della nostra Nazione. Ora è necessario trasformare questa vocazione in opportunità di sviluppo, creando i servizi per l’industria cinematografica. Un percorso, questo, che con piccoli passi stiamo realizzando. Voglio ringraziare tutti, a cominciare dalla regista, proseguendo poi con Anna Valle, Irene Ferri, gli altri attori e i componenti della troupe. A tutti va il nostro grazie per aver contribuito anche al sostegno economico per la nostra città.
Importante – ha sottolineato il sindaco – è stato il ruolo della Lucana film Commission e di tutte le forze locali che hanno contribuito a realizzare questo prodotto”.
Patrizia Minardi, dirigenti dell’Ufficio sistemi culturali e Cooperazione internazionale della Regione Basilicata si è soffermata sulla grande opportunità che il cinema rappresenta per questo territorio: “Matera rappresenta una particolare centralità ad esempio attraverso le sue piazze storiche che ben si sono legate alla vicenda descritta nella fiction, differente rispetto alle trame a sfondo religioso che finora avevano caratterizzato le produzioni girate in città. Le fiction ci consentono di collocarci – ha aggiunto – in un settore che sta diventando sempre più significativo inserendoci nel percorso già avviato anche con le produzioni cinesi e più in generale con l’attivitità cinematografica”.
Roberto Alchimede, della casa di produzione Endemol ha spiegato: “E’ un set naturale meraviglioso che ci ha colpiti e ci ha convinti a sceglierla come location per questa fiction che di fatto è la prosecuzione di ‘Un’altra vita’”.
Catturato, invece, dal cibo e dalla storia millenaria di Matera, il piccolo Nicolò Calvagna protagonista della fiction e presente alla conferenza stampa: “Ho visitato una chiesa che ha più di mille anni – ha detto, aggiungendo – e comunque qui si mangia molto bene…”
Anche Irene Ferri ha sottolineato la bellezza dei luoghi e la bontà della gastronomia: “Ero già stata qui, prima come giurata di una rassegna di cortometraggi e poi come attrice in un film di Antonio Andrisani. Matera l’ha vista tante volte e ogni volta è stata una scoperta, più bella, più accecante nella sua sconvolgente bellezza”.
Altrettanto magica è stata l’esperienza di Anna Valle: “I primi dieci giorni qui a Matera la gente ci ha accolti con un calore inaspettato e enorme.
Poi è accaduta una magia: i materani si sono abituati a noi e una notte con Irene Ferri e con Alessio Vassallo ho fatto un passeggiata ed è uno dei più bei ricordi che conserverò di questa città. Con mio marito ho fatto un’altra passeggiata, lunghissima, nel Sasso Caveoso. Ma quello che porterò con me sarà la disponibilità e la professionalità di alcune persone che ho potuto conoscere in modo più approfondito, compresi i titolari della struttura in cui sono stata ospitata”.
Da Cinzia Th. Torrini le parole più emozionanti sulla città in cui ha girato la fiction: “Sono appassionata di Matera, non vorrei andare più via – ha esordito la regista – Sono stata accolta in modo straordinario da Matera e dai materani, alcuni dei quali hanno lavorato anche tra gli scenografi e i macchinisti e spero che questo contribuisca a creare un primo passo per l’indotto di settore.
Il nostro è stato un set aperto con i pro e i contro che questo provoca. Accadono però cose belle come in piazza Vittorio Veneto – ha ricordato - dove alla fine delle riprese, c’è stato l’applauso del pubblico”.