previsto per il 2019 e che verrà descritta nei particolari sabato 24 giugno alle 19 a Palazzo Lanfranchi. “La mostra verrà chiusa, molto probabilmente – ha aggiunto il sindaco – con un’opera di Ugo Rondinone, scultore nato in Svizzera da genitori materani. Questo artista realizza figure antropomorfe alcune delle quali sono state esposte a New York, dinanzi alla sede della Borsa. Il progetto – ha concluso il sindaco prevede una mostra di assoluta novità e qualità che riempirà di Europa la nostra città”. Il progetto coinvolgerà otto regioni e 12 musei dai quali giungeranno opere legate a questo aspetto del tutto particolare.
“La mostra – ha spiegato il suo ideattore, l’editore Giuseppe Barile – durerà un anno intero per consentire a chiunque si rechi a Matera di visitarla, di godere delle opere che verranno esposte. Lo spirito della Capitale europea della Cultura vuol dire valorizzare il riconoscimento ottenuto dalla città, e realizzare un’esposizione paneruopea. Il fenomeno delle pietre stele è coerente con gesti che gli uomini pre omerici hanno compiuto come, a Matera, cavare la pietra per utilizzarla come luogo di vita. Si tratta di elementi che testimoniano la presenza dell’uomo da epoche preistoriche”. Descrivendo le modalità di organizzazione della mostra, che costerà intorno agli 800 mila euro, Barile ha poi sottolineato la più ampia disponibilità già espressa dalle strutture museali, riunite in rete, che sono pronte a promuovere l’esposizione delle opere. Massima disponibilità della Regione che, come ha confermato Patrizia Minardi, dirigente dei Sistemi Culturali e Turistici, che ha già sostenuto la pubblicazione del volume sulla mostra e che guarda con particolare attenzione all’intero progetto. “Giuseppe Barile eccelle sempre in qualità – ha spiegato – e per questo trova spazio nel Piano regionale Cultura. Sarebbe utile proporre questo progetto anche nel prossimo agosto in Kazakistan, nel 2017, nell’ambito della presenza della Regione Basilicata e dei suoi percorsi cineturistici. Un progetto di questo livello ci consentirà di lavorare con esponenti di altissimo livello e per questo va pensato con un partenariato istituzionale più ampio”.
Ivan Focaccia, presidente del Circolo La Scaletta, partner del progetto ha proseguito: “La Scaletta e la Fondazione Zetema sono promotrici di questo evento e in particolare per quanto riguarda Ugo Rondinone ricordo che era stato preso in considerazione come artista che realizza megaliti. Lo abbiamo infatti invitato a realizzare un menhir con i materiali del luogo, contestualizzandolo nei Sassi lasciandolo in dotazione permanente e inserendolo nel contesto più ampio della mostra promossa da Giuseppe Barile. Iniziative come questa a volte, purtroppo, vengono sostenute solo a parole e per questo il partenariato istituzionale ampio è necessario”.