Giuseppe Miolla, presenta in se’ tutti i presupposti di fatto e di diritto. Lo sostiene il sindaco di Matera Raffaello de Ruggieri, rispondendo alle osservazioni di Miolla e aggiungendo: “Si è trattato infatti di governare situazioni imprevedibili e urgenti con le modalità previste dal decreto legislativo 152 del 2006 in materia di rifiuti.
Le fonti del potere di ordinanza sono infatti disciplinate dall’art.191 e dall’art.50 del Testi unico sugli enti locali.
Il ricorso che il rappresentante di Sel fa alla legge istitutiva del servizio di Protezione civile – prosegue il sindaco – è fuori di ogni logica tanto è vero che tra le fonti normative a presidio dell’ordinanza adottata non è stata citata, né avrebbe potuto esserlo, la legge 225/1992 che disciplina altre emergenze di protezione civile.
Peraltro quanto lo stesso Giuseppe Miolla ha aggiunto circa i presupposti dell’ordinanza contingibile e urgente sono, guarda caso e sarà forse sfuggito allo stesso Miolla, tutti immanenti nella situazione che si è governata con l’ordinanza.
Sarebbe stato sufficiente leggere con attenzione le motivazioni articolate per più di due pagine nell’ordinanza, per comprendere quanto grave fosse la situazione determinatasi e quanto incombente il rischio per la pubblica incolumità e per l’ambiente in caso di mancata adozione.
E’ stato infatti chiaramente dichiarato nel verbale del 24 marzo scorso dell’incontro tenuto in Regione – aggiunge il sindaco – che tutti i siti di smaltimento sia della provincia di Matera che di Potenza sono saturi e che lo stabilimento di Rendina Ambiente a Melfi aveva sospeso la ricezione per problemi tecnici sull’impianto a far data dal 25 mazro.
L’alternativa sarebbe stata a lasciare i rifiuti in strada.
Si ribadisce comunque che tutti gli elementi su cui si è fondato il provvedimento “extra ordinem” adottato sono chiaramente indicatai perché non sfuggono al sindaco , peraltro avvocato, i principi generali del diritto e le interpretazioni delle norme.
Solo per concludere e per tranquillizzare i cittadini: sulle modalità di abbancamento dei rifiuti vigileranno Regione, Provincia e Arpab mentre solo per tranquillizzare il “Carnelutti” materano – conclude il sindaco - copia dell’ordinanza è stata inviata anche alla Presidenza del Consiglio e al ministero dell’Ambiente come peraltro indicata espressamente dalle norme che se fossero state lette e non solo invocate avrebbero indotto Miolla a parlare con più oculatezza”.