come Capitale europea della Cultura nel 2019.
Si è discusso anche di questo nell’incontro che si è svolto fra il sindaco, gli assessori Antonella Prete, Stefano Zoccali, il consigliere culturale dell’Ambasciata di Cina, Zhang Jianda e Giovanni Cubeddu direttore della rivista Cinitalia e di Radio Cina International.
L’esponente del governo cinese, accompagnato dall’onorevole Cosimo latronico (Cor), ha illustrato al sindaco lo spirito che ha motivato la richiesta di partecipazione della città alla rassegna che si svolgerà in Cina.
Le due città, che sono unite dal riconoscimento di Patrimonio Unesco, sono intenzionate a mettere a punto un vero e proprio gemellaggio all’insegna della cultura e della reciproche eccellenze.
“C’è molto in comune fra le due realtà – ha sottolineato Giovanni Cubeddu secondo il quale esistono le migliori condizioni affinchè si possa giungere ad una sinergia operativa.
“L’Expo che si svolgerà a settembre è organizzata - ha spiegato il consigliere culturale dal Governo della Provincia di Gangsu, dal ministero della Cultura cinese , dall’Amministrazione nazionale della Radiotelevisione e dall’Amministrazione nazionale del Turismo.
La nostra città ha 200 mila abitanti con 9 circoscrizioni amministrative. Nel 2015 ha ospitato oltre 6 milioni di turisti nel suo sito, le grotte di Mogao riconosciute dall’Unesco nel 1980 e scavate nel 366 d. C..
L’Expo verrà suddiviso in quattro sessioni: la prima prevede lo svolgimento di un incontro fra i ministri di più di 30 Paesi che si trovano lungo la Via della Seta – ha proseguito Zhang Jianda – La seconda parte, invece, si svolgerà attraverso una serie di seminari e una tavola rotonda sulla conservazione e tutela dei beni culturali, promozione del turismo e dell’economia. Nella terza parte si terrà un festival folcloristico dei Paesi partecipanti e infine una mostra sui beni culturali e su temi come l’ambiente, beni culturali e la Via della Seta. Matera, in questo senso, potrebbe portare la propria esperienza e la descrizione del suo percorso verso la designazione a Capitale europea della cultura nel 2019.
Alcuni giorni fa abbiamo incontrato il consigliere diplomatico del ministro dei Beni culturali che è soddisfatto dal progetto di gemellaggio fra le nostre due città”.
Il sindaco Raffaello de Ruggieri ha offerto la disponibilità della città per la partecipazione alla rassegna di Dunhuang e ha aggiunto: “La nostra è una città che sta attivando la cultura come pre condizione per lo sviluppo economico, per la produzione e diffusione. Lo scambio e l’alleanza con la Cina e una città, riconosciuta Patrimonio mondiale dell’Unesco, diventa coerente in un contesto di crescita comune. Si tratta di orizzonti di rapporti e conoscenza che si aprono con un mondo infinito. Le quattro sessioni previste per l’Expo a settembre potrebbe vedere Matera impegnata in modo particolare sul tema del restauro e della valorizzazione dei beni culturali. La lunga e qualificata tradizione che appartiene alla nostra città è rappresentata dal ruolo che abbiamo svolto: da vergogna nazionale siamo diventati un simbolo di appartenenza e orgoglio”. Tra le ipotesi avanzate dal sindaco innanzitutto quella dell’esperienza territoriale della città, della tradizione musicale e folcloristica che rappresentano le tradizioni dell’intero territorio.
“Una grande mostra di racconto della città, del suo percorso – ha aggiunto il sindaco – sarebbe l’elemento centrale della nostra presenza all’Expo, in cui una città non rassegnata guarda al proprio patrimonio e alla costruzione di nuova storia”.
Per l’assessore alle Opere pubbliche Antonella Prete: “Le sinergie e le collaborazioni con territori lontani dal nostro, ma ai quali ci unisce una storia millenaria, devono diventare base sulla quale intessere rapporti che superino il semplice scambio economico, ma sfruttino positivamente la cultura come motore trainante”.
Il riferimento alle realtà imprenditoriali, dal settore manifatturiero a quello delle nuove tecnologie è stato sottolineato dall’onorevole Latronico che sta accompagnando il consigliere culturale nelle visite svolte. “Si tratta di settori produttivi – ha aggiunto – sui quali si possono aprire forme di cooperazione e sviluppo”.
L’assessore Stefano Zoccali, presente all’incontro ha sottolineato l’importanza di coniugare territori e grandi temi: “Lo sviluppo e la popolazione devono muoversi su linee comuni per evitare che uno non danneggi l’altro. L’aumento di ‘esportazioni di intelligenze’ deve essere evitato. La Basilicata registra circa 1800 studenti universitari che ogni anno restano fuori dalla nostra regione e questo è un aspetto che ci danneggia”.