I punti 6-10- e 12 sono stati ritirati.
Nell’ordine:
i debiti al punto 1-2-3 pari a 5692 euro l’uno per un totale di 17.076 euro sono stati approvati con 22 si e 1 astenuto.
Il debito del punto 4 pari a 21.101,68 euro è stato approvato con 21 si e 2 astenuti
Il debito al punto 5 (prima sospeso e affrontato in un secondo tempo della seduta, dopo i necessari approfondimenti) pari a 236.051,27 euro è stato approvato con 19 si e 2 astenuti
Il debito al punto 7 pari a 19.109,30 euro è stato approvato con 21 si e 2 astenuti
Il debito del punto 8 pari a 89.576 euro è stato approvato con 22 si e 2 astenuti
Il debito del punto 9 pari a 21.225 euro è stato approvato con 22 si e 2 astenuti
Il debito del punto 11 pari a 4520 euro è stato approvato con 20 si e 2 astenuti
Il debito del punto 13 pari a 152.925 euro è stato approvato con 21 si e 2 astenuti
Il debito del punto 14 pari a 9652 euro è stato approvato con 21 sì e 1 contrario
Sul tema era intervenuto anche il sindaco Raffaello de Ruggieri che aveva sottolineato la necessità di approvare i debiti fuori bilancio, pena l’ulteriore aumento degli oneri accessori. In quanto, poi, alla necessità di intervenire per evitare che i debiti fuori bilancio assumano un peso notevole come quelli approvati in seduta, il sindaco ha aggiunto: “E’ necessario disciplinare la tempistica dei percorsi dei pagamenti. Per quanto ci riguarda, il nostro è un compito di controllo che può essere svolto in modo preventivo e non a valle dell’iter. Si è pensato, perciò, ad un atto di indirizzo per organizzare l’aspetto temporale per far sì che si possa valutare la dimensioni di ogni debito e condurlo a pagamento. Purtroppo – ha proseguito il sindaco – va ricordato che questa amministrazione sin dal suo insediamento, non ha il dirigente al Bilancio, nonostante le numerose richieste. In particolare mi era stata garantita la mobilità di un dirigente proveniente da un altro Comune, ma poi non è accaduto più nulla. C’è, infine, l’aspetto legato alla chiusura delle liti in via transattiva per il quale si preferisce giungere a sentenza con un danno economico maggiore.
E’ il momento, oggi , di costruire insieme un percorso che disciplini cronologicamente il momento in cui il debito comincia ad emergere; abbiamo bisogno di sentinelle che controllino questo iter e infine, è necessario il collegamento fra i dirigenti. In questo senso – ha annunciato - nella riunione programmatoria dell’ultimo giovedì del mese, terremo un incontro fra dirigenti ed esecutivo a cui potrebbero partecipare anche i capigruppo”.
Sui punti relativi ai debiti fuori bilancio sono intervenuti i consiglieri: Michele Paterino, Cotugno, Adduce Vena, Sasso, Lionetti L’Episcopia, Montemurro, Materdomini, De Mola.
Il punto 15: Rideterminazione Piano economico finanziario (PEF) anno 2017 (approvato con 21 voti favorevoli e 2 contrari) è stato illustrato dal presidente della Commissione Igiene e Ambiente, Iacovone: “Il Pef è un documento che la scopo di determinare i costi fissi e variabili sostenuti dal Comune per la gestione dei rifiuti, fornendo i dati utili alla definizione dell’entità della tassa relativa. Il Pef 2017 indica un aumento della spesa di circa 1,800 milioni. Da 11.238 mila euro a 13.108 mila euro. Si tratta di costi che riguardano sia la gestione esterna che interna del servizio. In particolare la gestione esterna ha previsto un costo di 5 milioni, quella interna invece un costo di circa 8 milioni”.
Su questo punto è stato presentato un ordine del giorno, letto dal consigliere Angelo Montemurro con una proposta di inserimento di dotazioni impiantistiche infrastrutturali nella piattaforma di trattamento Rsu a La Martella (il punto è stato poi ritirato per essere inserito al primo punto all’odg del prossimo consiglio comunale).
E’ seguito un dibattito sull’argomento aperto dall’assessore Enzo Acito il quale ha ricordato l’iter relativo alla preparazione del nuovo bando, sottolineando che gli aspetti legati al contenuto dell’ordine del giorno, dovrebbero essere affrontati dopo la scadenza dell’attuale bando per evitare eventuali contenziosi. E’ intervenuto inoltre il dirigente di settore, Giuseppe Montemurro. Il dibattito è proseguito con gli interventi dei consiglieri Cotugno, Materdomini, Adduce, De Mola, Vena
L’assessore all’Igiene, Adriana Violetto si è soffermata sull’aspetto legato alla richiesta all’Anac, dell’elenco dei componenti della commissione di gara: “La richiesta è stata inviata all’inizio di luglio; all’epoca però si stava ancora discutendo sul regolamento di attuazione che istituisce l’elenco dei commissari. L’Anac, dunque, potrebbe rispondere, ma in modo atipico, infatti, non è giunta risposta. L’amministrazione comunale non si sottrae al confronto tanto è vero che con l’Anac è stato istituito un protocollo d’intesa in questo senso. Questa amministrazione sta parlando attraverso i procedimenti che attua – ha aggiunto – Avendo avviato il tritovagliatore, abbiamo dimostrato di voler valorizzare la piattaforma della discarica. Abbiamo chiesto un finanziamento su fondi regionali; purtroppo questo passaggio è avvenuto con un certo ritardo e l’impianto è riuscito a ripartire solo il 17 luglio scorso. Questo ha comportato un aumento dei costi; la necessità di dover trasportare i rifiuti tal quali a Rendina o a Tricarico ha comportato infatti un aggravio dei costi inaspettato e irripetibile. In quanto alla discarica, l’amministrazione comunale a settembre 2016 ha presentato un Aia Via che prevede il completamento e la discarica, attraverso la chiusura e il conferimento al V settore, il colmamento per la chiusura del III e IV settore e un aumento della cubatura”. L’assessore si è poi soffermata sulle prospettive relative alle attività relative a questi passaggi. “Stiamo rendendo la discarica efficiente”.
Il sindaco si è poi soffermato sull’intera vicenda legata all’attività del tritovagliatore, ripercorsa nel tempo: “Il tempo trascorso nell’iter che è stato sottoposto alla Regione, ha fatto sì che i rifiuti abbancati non potessero essere più trattati nel tritovagliatore, costringendoci a trasferimenti a Tricarico e Rendina con i conseguenti aumenti. Per questa ragione abbiamo chiesto alla Regione un contributo che potesse alleggerire il peso della Tari e dopo un incontro con Governatore, assessore e dirigenti regionali, la Regione ha dato la propria disponibilità a coprire questa differenza; un contributo che otterremo nonostante ciò che dice qualche sindaco del Vulture. Nei primi giorni di agosto mi recherò all’Anac anche per reiterare la richiesta dell’elenco di coloro che formeranno la commissione per l’esame del bando che scade il 21 agosto prossimo. Con l’assessore Violetto abbiamo incontratoi vertici dell’Egrib qualche giorno fa da cui è emerso il fatto che esistono risorse per avviare una campagna di informazione che comincerà a settembre nelle scuole. Nella stessa occasione è emerso il tema delle prospettive per la piattaforma della Martella. E’ evidente che si debbano risagomare le vasche per procedere alla bonifica definitiva. Utilizzare gli spazi ancora liberi, potrebbe essere possibile proprio in relazione al materiale mineralizzato. Per il futuro, sono emerse indicazioni interessanti che saranno oggetto di un incontro operativo”.
Il punto 16: Rideterminazione del Piano Economico Finanziario e relative tariffe Tari in aumento per l'anno 2017 (art.193, comma 3, del D.Lgs n.267/2000) è stato approvato con 20 voti favorevoli e 2 astenuti.
Sul punto è intervenuto il consigliere Materdomini il quale ha citato uno studio Uil secondo cui Matera è la prima città che fra il 2014 e il 2017 ha aumentato della tariffa Tari (49,4%). Subito dopo sono interventui i consiglieri Alba, Pietro Iacovone, Lamacchia, L’Episcopia, Cotugno, Montemurro. L’assessore al Bilancio, Eustachio Quintano è intervenuto sottolineando il fatto che sul contributo regionale esiste anche un parere dei revisori dei conti favorevole. “Tecnicamente si tratta di un passaggio possibile; non è l’eccezionalità che lo consente ma la non ripetibilità che permette di finanziare alcune voci con fondi di bilancio.”
I punti 17 e 18 (Documento Unico di Programmazione 2018/2020. Approvazione) sono stati ritirati.
In particolare sul punto 17: Modifica e rimodulazione misura dell'imposta di soggiorno ai sensi dell'art.4, comma 7, del D.L. 50/2017 coordinato con la Legge di conversione n.96/2017. Adempimenti è stato chiesto il ritiro dall’assessore al Turismo Adriana Poli Bortone che l’ha motivato, d’accordo con l’assessore al Bilancio Eustachio Quintano: “Si sono svolti incontri interessanti e proficui che ci hanno motivato a non applicare la tassa di soggiorno nel 2017, ipotizzando anche la possibilità di applicare la tassa di ingresso. Agli operatori di settore con cui ci siamo confrontati abbiamo chiesto di verificare ciò che accade nel resto d’Italia. Si tratta di tasse che non incidono sulle economie dei cittadini materani, ma che possono portare ad un maggiore rispetto della città da parte dei turisti”.
Il punto 19: Salvaguardia degli equilibri e assestamento generale al bilancio di previsione 2017/2019 (con emendamenti indicati di seguito) è stato approvato con 24 voti favorevoli e 2 contrari.
Il primo emendamento, d’ufficio e di ordine tecnico sottolinea che, alla luce dell’approvazione dei debiti fuori bilancio si è potuto procedere all’approvazione di questo punto. Inoltre è stato presentato un emendamento d’ufficio dal momento che l’imposta sulla tassa di soggiorno. “A seguito del ritiro del punto relativo che prevedeva un incremento delle risorse in entrata per 500 mila euro con importo pari del capitolo di uscita, si rende necessario modificare i prospetti alla proposta di delibera, lasciando inalterate le previsioni iniziali approvate dal consiglio comunale in 400 mila euro”.
Il consigliere Vena ha presentato un secondo emendamento che riguardava la comunicazione che non è possibile dare corso all’assunzione di vigili stagionali, dal momento che secondo recenti orientamenti , la spesa relativa rientra nel limite per il lavoro flessibile . si chiede che lo stanziamento del bilancio di previsione di 150 mila euro per le assunzioni venga destinato per 100 mila euro a incrementare il capitolo sulla pulizia e il taglio dell’erba e i servizi connessi e 50 mila euro da destinare a fondo di riserva.
Il consigliere Giovanni Scarola, infine, ha illustrato un ordine del giorno approvato all’unanimità presentato dai consiglieri di centrosinistra e sottoscritto dalla maggior parte degli altri consiglieri, relativo alle Zes (Zone a Economia speciale) affinchè il governo unitamente all’area di Taranto riconosca anche le aree sinnica, bradanica, del Metapontino e basentana quali aree retroportuali e la riconosca fra le Zes che si proporranno all’Ue.