La città che guido Le è accanto spiritualmente ed emotivamente dal giorno della Sua ordinazione, in quel di Crotone e oggi, più che mai, attende la Sua parola a sostegno di un popolo che ha nella fede la sua forza principale.
Lei raggiunge oggi un luogo in cui storia millenaria e spiritualità profonda costituiscono linfa vitale e inequivocabile elemento identitario.
La fede, per i materani, non si ravviva solo in occasione della Festa in onore della sia Patrona, Maria Santissima della Bruna, ma risiede nel tessuto fecondo delle sue terre, nel volto segnato dal tempo dei padri che costruirono questi luoghi, nella dignità della storia che da vergogna nazionale ha trasformato la nostra città in esempio per tutta l’Europa, designandola a Capitale della Cultura nel 2019.
Eccellenza,
siamo orgogliosi della nostra città, che Le consegniamo con il suo forte valore religoso e con le sue tradizioni millenarie. Matera è stata vittima di una fase storica drammatica che ha lasciato sul campo padri di famiglia senza lavoro e giovani senza speranza, costretti spesso ad emigrare pur di vedere riconosciuto il loro valore.
E’ a loro che dobbiamo, tutti, donare uno sguardo proteso verso il futuro, la capacità di progettare un domani migliore. Possiamo farlo, tutti insieme attraverso la condivisione, la fratellanza e la partecipazione. Temi che anche le istituzioni devono tenere a mente nello svolgimento del loro servizio.
In Lei la città vede il domani, la costruzione di un percorso comune. L’abbattimenti di divisioni e di personalismi che rischiano di limitare lo sviluppo.
Quello che ci attende è un momento storico che coincide con il Suo arrivo alla guida spirituale della città di Matera. Idee, progetti ma soprattuttodonne e uomini devono essere il lievito di un terreno fertile che non attende altro che semi positivi da far crescere.
Saremo tutti accanto a Lei, Pastore delle nostre anime e dei nostri cuori.
Benvenuto a Matera.