L’intimazione di sfratto notificata dai proprietari dell’attuale sede (ex cinema Quinto) è rivelatrice di questo stato di emergenza e di allarme.
Da tempo si era individuata nella struttura comunale, costruita per allocare il Convitto Nazionale (poi destinata a sede del Provveditorato agli Studi), l’edificio idoneo per ospitare l’Archivio di Stato.
Questa scelta nasceva anche dalla opportunità di cedere tale manufatto allo Stato a compensazione di alcuni debiti comunali maturati per lontane procedure espropriative di terreni demaniali.
Quell’immobile, una volta divenuto proprietà dello Stato e reso funzionale alle esigenze dell’Archivio, diventerebbe la sede stabile di un presidio culturale essenziale per la conoscenza storica, politica, economica, sociale e umana del nostro territorio.
Se la comunità materana ritiene questo percorso utile, occorrerà aprire un confronto con gli organismi politici e amministrativi dello Stato per definire il piano di attuazione di tale scelta.