Si sono avvicendati nelle illustrazioni dello strumento, il Vicesindaco e Assessore all’Urbanistica Nicola Trombetta, il Dirigente Sezione Gestione del Territorio Ing. Felice Viceconte e l’Arch. Francesco Nigro, Redattore del Regolamento Urbanistico. Ha moderato il dibattito l’Arch. Annarita Marvulli dell’Ufficio Urbanistica del Comune di Matera. Numerosa la presenza di pubblico, di associazioni e di referenti di settore.
Il Primo Cittadino ha commentato il completamento dell’iter tecnico-amministrativo del nuovo strumento urbanistico con queste parole: "Arriviamo a traguardo dopo un iter lunghissimo. Io ricordo di essere andato con Saverio Acito e Amerigo Restucci allo studio del prof. Nigro una trentina di anni or sono, così come ricordo il D.M. 1644 che appartenne a un periodo eroico della storia italiana con nomi quali Cervellati, Achilli, Bucalossi, personaggi che avevano nel cuore la questione del governo del territorio. L’incontro odierno vuole celebrare la raggiunta tappa conclusiva di un percorso corale. Il Comune di Matera apre dunque il sipario sullo scenario della disciplina territoriale e chiede alla comunità, agli ordini professionali, alle imprese, di verificare e arricchire questo documento di pianificazione territoriale. Chiediamo che ci pervengano stimolazioni positive, vi invito dunque a sottoporre al Consiglio comunale le vostre osservazioni che saranno rinvigorenti".
Il Sindaco, sollecitato dagli interventi, ha continuato disquisendo sul concetto aleatorio di “tempo” nel Mezzogiorno e ha manifestato, di contro, la fattibilità e la volontà di programmare a breve nuovi incontri per affrontare collegialmente la questione dei non luoghi come l’ex pastificio Padula e il progetto “Piazza della Visitazione”.
Stesso entusiasmo ha espresso l’Assessore Trombetta: " Dal 31 maggio al 29 giugno si apre la finestra delle osservazioni da parte della cittadinanza, delle associazioni, degli ordini, con l’aspettativa alta di contribuire a migliorare lo strumento urbanistico, al fine di costruire una città più bella, più confortevole, adeguata al tempo che viviamo e che vivranno domani i nostri figli. Su di noi la responsabilità e il compito di rendere questa fase la più semplice e propositiva possibile, consapevoli di un lavoro che va svolto tutti insieme, facendo una smorfia ad un vecchio detto materano che dice “Chi impara senza operare può raccogliere senza seminare”. Ecco, non è il nostro caso! Dobbiamo operare e seminare per imparare e raccogliere la sfida di una città che è stata indicata, meritevolmente, Capitale Europea della Cultura".
Soddisfatta la platea e gli ordini professionali per l’interazione raggiunta.
Matera, 10 maggio 2018