Erano presenti per il Comune il Sindaco Raffaello de Ruggieri, l’Assessore al Verde Pubblico Adriana Violetto, l’Assessore ai Sassi Paola D’Antonio e gli ingegneri Pino Montemurro, Sante Lomurno e Michele Di Lecce. Al tavolo, presenti i tecnici Domenico Delfino, Mauro Frattegiani e Domenico Agostini.
I tecnici hanno ampiamente illustrato le analisi sperimentali effettuate e la determinazione del valore di rischio. Differenti le problematiche che loro hanno evidenziato.
L’analisi dei dati da loro rappresentata, effettuata su 152 esemplari, indica in numero 104 gli esemplari che versano in condizioni di stabilità fortemente compromesse, dei quali 75 risultano da abbattere nell’area di cantiere.
L’indagine si è sviluppata su 152 analisi visuali dettagliate, 90 analisi tomografiche con relativi carichi di resistenza e 45 analisi dentrodensimetriche. I tecnici hanno peraltro evidenziato quanto lo stato precario del sito sia da ricondurre a scelte colturali sbagliate e gestioni forestali pressoché assenti nel ventennio trascorso, situazione comune in numerosi altri siti dislocati in molte città italiane.
L’Assessore D’Antonio, nell’introdurre i lavori rappresentati dai periti, ha dichiarato: "Trattasi di metodologie per la determinazione del valore del rischio, ottemperate dalle linee guida per la gestione del verde pubblico e di carattere non invasivo. Quindi, con questa perizia si è effettuata una analisi di secondo livello consentendo di acquisire indicazioni aggiuntive ed importanti ai fini della valutazione della pericolosità e vulnerabilità di ciascun esemplare".
Il Sindaco di Matera, nelle conclusioni, ha invece rimarcato: "Il Governo cittadino non è formato da “boscaioli” e ama il verde sino alla concorrenza della incolumità pubblica e dello stato di necessità. A riprova, vi sono i nove milioni di euro messi in campo per il verde pubblico della città, per il progetto di Piazza della Visitazione che prevede un Parco intergenerazionale e per gli interventi sul decoro urbano".
Matera, 9 luglio 2018