Il progetto è stato condiviso dalla presidente di Legambiente, Anna Longo, e dai rappresentanti del presidio di Via Lanera: Claudio Saponaro, Giuseppe Siggillino e Filomena D’Alessio.
L’intesa prevede l’osservanza delle decisioni prese nell’incontro del 31 agosto scorso e cioè il rispetto del numero di abbattimenti già concordati e la riduzione delle dimensioni della rotatoria. Si è stabilito inoltre che gli alberi esistenti all’interno della pineta e non direttamente insistenti nell’area dei lavori saranno salvaguardati, salvo valutazioni rivenienti dalle perizie congiunte e da valutazioni condivise per esigenze non prevedibili. Domani pomeriggio i tecnici del Comune e i rappresentanti del presidio e di Legambiente, effettueranno un sopralluogo per indicare il massimo ingombro di cantiere necessario.
I lavori erano fermi per la necessità da parte dell’azienda appaltatrice di valutare il nuovo progetto.
“Abbiamo sistemato tutto – sottolinea l’assessore ai Lavori pubblici, Nicola Trombetta – dopo una trattativa lunga ed estenuante con l’azienda ma va chiarito che la volontà dell’Amministrazione comunale di rivedere in parte l’intervento non era legata al ravvedimento rispetto ad un progetto sbagliato. Il Comune avrebbe potuto andare avanti per la sua strada e non l’ha fatto solo perché convinto che fosse importante dialogare con i cittadini e concordare con essi, per quanto possibile e garantendo la funzionalità dell’opera, un’idea condivisa per evitare prove di forza inutili. Pensare che i ritardi nella realizzazione dell’intervento siano responsabilità totale dell’Amministrazione è ingeneroso e non veritiero. Se il Comune fosse andato avanti con il suo progetto originario, la rotatoria sarebbe stata oggi già per metà costruita. Trasformare un atto di responsabilità in una colpa – conclude Trombetta - è un’operazione strumentale e non rispettosa della verità dei fatti. Siamo comunque soddisfatti del percorso compiuto e convinti di poter dare alla città un’opera che migliorerà la circolazione dei veicoli salvaguardando gli alberi che fanno parte del paesaggio storicizzato del rione ma si poteva, nella piena legittimità della legge, delle procedure e della progettazione operare diversamente. Domani mattina i lavori riprenderanno ed entro 300 giorni il cantiere sarà chiuso. Ringrazio i residenti del quartiere, il comitato spontaneo per la salvaguardia dei pini di Lanera, le associazioni ambientaliste e l’azienda per questa ritrovato protagonismo comunitario e per aver permesso la conclusione di un percorso virtuoso di democrazia partecipata”.
Matera 10 ottobre 2018