Se n’è discusso in un incontro che si è svolto nei giorni scorsi, nella sede del Comune di Matera, tra il Sindaco, Raffaello De Ruggieri, e i rappresentanti dell’AICS, Rosario Centola e Emilio Cabasino.
Nel corso del colloquio è emersa la volontà di stringere un rapporto di collaborazione, che coinvolga l’Unesco e l’Istituto Superiore per la Conservazione e il Restauro, in progetti legati al recupero del patrimonio culturale e storico architettonico di Paesi in via di sviluppo.
Primo passo di questa attività potrebbe essere la firma di un patto d’azione tra le città di Matera e Bamiyan (Afghanistan), entrambe iscritte nella lista del patrimonio mondiale dell’UNESCO. L’idea è quella di permettere a venti studenti afgani di frequentare dei corsi immersivi sul restauro conservativo di beni culturali nella Scuola di alta formazione di Matera.
Bamiyan, famosa per la presenza dei due Buddha scolpiti nella roccia distrutti dai Talebani nel 2001, è una città che presenta molte analogie con Matera. Patrimonio Unesco dal 2003, è collocata nel percorso dell’antichissima Via della Seta ed è stata sede di numerosi monasteri buddhisti sin dal II secolo dopo Cristo. I monaci hanno vissuto come eremiti in piccole grotte scavate nella roccia fino all’invasione islamica del IX secolo. Nella zona archeologica circostante alla città si possono riscontrare i segni del passaggio di diversi popoli e culture (Indiani, Persiani, Cinesi e Greci).
“Con questo accordo Matera potrà parlare ai Sud del mondo – ha sottolineato il Sindaco De Ruggieri – utilizzando il linguaggio universale della sua millenaria storia e portando in dote l’esperienza maturata sui temi legati alla cultura e alla conservazione del patrimonio culturale. Il rapporto con AICS e Unesco permette alla città di diventare un riferimento per le politiche di cooperazione internazionale finalizzate allo sviluppo e ci consente di crescere in un rapporto di interscambio con mondi e culture differenti”.
Nelle prossime settimane saranno messi a punto gli strumenti normativi e tecnici per rendere concreta questa intesa che per Matera rappresenta una grande opportunità.
Matera 30 gennaio 2019