E’ quanto sostenuto dal Sindaco di Matera al convegno “Matera 2019: il 5G e il digitale al servizio della cultura” organizzato dalla Presidenza della Camera dei Deputati e che si è svolto questa mattina a Roma nella Sala della Lupa di Montecitorio.
“Io non ci ho messo l’anima in questo progetto – ha sottolineato il Sindaco- ci ho messo la vita perché, questa realtà incredibile di una città svilita diventata Capitale europea della cultura, non era né prevista né programmabile.
Nel Dopoguerra Matera era la rappresentazione della miseria pezzente del Mezzogiorno e la miseria umilia talmente gli uomini da farli arrossire anche delle proprie virtù e dei propri valori. Noi come dei rabdomanti abbiamo riesumato questi valori senza più arrossire e questi valori sono stati catalogati, certificati e hanno portato lentamente questa città a diventare riferimento e punto di elaborazione e di ancoraggio delle speranze del Mezzogiorno.
Perché Matera entra in maniera arrogante nel mondo dell’economia delle conoscenze e del digitale? Perché l’equazione del presente per la comunità materana non può essere continuità del passato ma anticipazione del futuro. Matera deve produrre scienza.
Abbiamo scritto nel dossier – ha spiegato De Ruggieri -: ‘venite ai margini dell’Europa connettetevi con la periferia’. Una città che non ha ferrovia e strade può avere autostrade digitali, infrastrutture immateriali. E’ chiaro che noi chiediamo anche le autostrade e chi è venuto qui da Matera partendo alle 4 del mattino sa che non siamo in una situazione agevole ma la mia città esprime un’energia sociale che oggi emana fiducia. Nel discorso inaugurale di Matera 2019 ho detto che accoglieremo gli ospiti col sorriso della fierezza perché abbiamo cancellato fatalismi e rassegnazioni. Sappiamo di vivere ancora in situazioni non completamente agevoli che conducono alla migrazione delle intelligenze e vogliamo creare proprio per questo un’economia dell’intelligenza con l’obiettivo ambizioso di diventare un punto di svolta del Mezzogiorno e dal Mezzogiorno. Il Sindaco di Matera non rivendica ciò che manca ma chiede attenzione per ciò che realmente serve a questa città. Come dei rabdomanti siamo riusciti ad individuare l’acqua ma ora vogliamo raccoglierla.
Abbiamo servito la città della banda ultra larga da 1 giga e abbiamo preso possesso di un grande stabile a ridosso dei Sassi dove si insedieranno 13 imprese che lavorano nel settore della innovazione tecnologica. Abbiamo il 5G e chiediamo ai nostri interlocutori che l’applicazione della ricerca trovi atterraggio in quest’area che stiamo fertilizzando. Matera – ha evidenziato De Ruggieri - vuole proporre un nuovo percorso cultura digitale. Vuole esprimere un umanesimo digitale perché come è stato detto dal lucano Gianpiero Lotito che sarà nostro partner in questo progetto: vogliamo costruire una tecnologia che collochi l’uomo al centro e non faccia degli uomini solo clienti, oggetti e numeri che vivono in una società algoritmica in cui le macchine decidono cosa è giusto. Questa è la scommessa materana: costruire il rinascimento digitale in un luogo dove sembrava che tutto fosse miserabile”.
Nel ringraziare la parlamentare lucana Mirella Liuzzi e la Preisdneza della Camera per l’occasione di confronto creata, il Sindaco di Matera ha infine ricordato che in questi discorsi “c’è la visione politica di chi è testimone di una vittoria e noi vogliamo offrire questa vittoria, che non può essere autarchizzata, come sponda per far crescere il Mezzogiorno. Questo è il ruolo che secondo noi deve avere una città Capitale della cultura”.
Matera 12 febbraio 2019