E’ il messaggio che il Sindaco di Matera, Raffaello de Ruggieri, ha lanciato dal palco di Piazza Vittorio Veneto in occasione delle celebrazioni per il 74esimo anniversario della Liberazione dell’Italia dall’oppressione nazista.
La giornata di commemorazione è iniziata alle ore 9.30 con la deposizione di una corona al cippo di Via Lucana dove fu compiuto l’eccidio nazista il 21 settembre del 1943; è proseguita con la Santa Messa celebrata dall’Arcivescovo di Matera, Monsignor Giuseppe Caiazzo, nella chiesa di San Francesco d’Assisi, ed è culminata con la deposizione di una corona d’alloro davanti al monumento ai Caduti e con la parata in Piazza Vittorio Veneto.
“Matera è fiera delle sue medaglie, d’oro al valor civile e d’argento al valor militare, e di essere stata la prima città del Sud ad essere insorta contro i tedeschi. I valori della riconquistata dignità, della democrazia e della libertà, li portiamo cuciti addosso. In un momento – ha ricordato il Sindaco – in cui si mette in discussione e si vuol scardinare l’Unità del Paese con la proposizione di un regionalismo differenziato, da Matera deve partire forte il messaggio che, oggi più che mai, le parole di Mazzini sono attuali: ‘L’Italia sarà quello che il Mezzogiorno sarà’.
Matera non può limitarsi a rappresentare l’Europa ma deve anche esserne lievito per il futuro, riproponendo quei principi che Schumann, De Gasperi e Adenauer hanno posto a fondamento della Comunità europea”.
De Ruggieri ha poi stigmatizzato quelle che ha definito “dimenticanze istituzionali” che stridono “con una giornata come questa, in cui si riaffermano le ideee di democrazia e libertà” e ha annunciato la modifica dello Statuto comunale per inserire nel testo il riferimento alle medaglia d’oro al valor civile e al conquistato titolo di Capitale europea della Cultura.