E’ quanto sostiene il Sindaco di Matera, in risposta alle dichiarazioni del consigliere comunale, Antonio Materdomini e del consigliere regionale, Gianni Perrino, del Movimento Cinque Stelle, sull’operato del Governo comunale.
“L’hub digitale di San Rocco e la Casa delle tecnologie emergenti – sottolinea De Ruggieri - sono la testimonianza più evidente della collaborazione proficua tra il Comune di Matera e il Governo nazionale, così come lo è la realizzazione a Matera della sede del Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma che consoliderà il ruolo dell’industria cinematografica sul territorio. Sabato 7 settembre inaugureremo inoltre il “Vicinato a Pozzo”, primo tassello del Parco della storia dell’uomo che sarà pronto nel 2020 per dare continuità al ruolo attrattivo di Matera che deve ospitare un turismo esperienziale, non curioso di vedere ma motivato a comprendere. Il Parco racconterà la storia dell’uomo dalla preistoria all’osservazione dello spazio, attraverso i luoghi della città. E’ questa un’altra qualificante eredità delle Giunte De Ruggieri.
Le disinvolte affermazioni dei rappresentanti del Movimento Cinque Stelle, Antonio Materdomini e Gianni Perrino, sull’operato del Governo comunale denunciano scarsa conoscenza di queste azioni che concretizzano visioni programmatiche.
Al di là delle sterili litanie sui ritardi definiti “catastrofici” e delle astratte censure, i rappresentanti del M5S ignorano o fanno finta di ignorare che le energie e le strategie della città hanno indotto il Mise, retto fino a pochi giorni fa dal Capo Politico del Movimento, Luigi Di Maio, a scegliere Matera come prima città italiana ad ospitare la Casa delle Tecnologie emergenti, grazie al positivo rapporto con l’Onorevole Mirella Liuzzi che non può essere sconfessato con uno strumentale comunicato stampa. Avrebbero fatto meglio – conclude De Ruggieri - Materdomini e Perrino, piuttosto che perdersi in polemiche cittadine, chiedere conto al Ministro per i Beni Culturali, Alberto Bonisoli, dell’accorpamento alla Puglia del polo museale lucano che aveva sede a Matera, ignorando il ruolo e violando la dignità della città.