L’intesa abbraccia anche la essenziale collaborazione con la Soprintendenza Archeologica Lucana, nella persona dell’Arch. Francesco Canestrini, e con l’Istituto Superiore per la Conservazione ed il Restauro.
A giorni, il gruppo di lavoro pisano diretto dal Prof. Giovanni Bianucci, sarà a Matera per iniziare le attività finalizzate a meglio definire la collocazione temporale di tale gigantesco cetaceo e alle possibilità di ricostruirne almeno la dimensione scheletrica.
Mentre si opererà questa fase rigorosa di esame scientifico da parte dei paleontologi pisani, si inizierà la fase già programmata di diffusione e di valorizzazione di tale straordinaria testimonianza preistorica, attuando il contratto di promozione già definito con l’Ing. Renato Sartini.