Le attività degli uffici comunali e degli altri partner del progetto, il Consiglio Nazionale delle Ricerche, il Politecnico di Bari e l’Università degli Studi di Basilicata, sono proseguite senza sosta anche in queste settimane, nonostante le enormi difficoltà conseguenti alla grave emergenza epidemiologica del COVID-19.
Il Comitato ha espresso una piena condivisione in merito al lavoro svolto che ha garantito una “esponenziale accelerazione del programma che fa ben sperare per l’avvio, in tempi rapidi, del progetto”.
La riunione è stata anche l’occasione per illustrare la bozza di progetto dell’edificio che ospiterà la Casa delle Tecnologie Emergenti di Matera e che sarà portata nei prossimi giorni all’esame del Consiglio comunale.
Dopo aver concluso celermente l’iter delle diverse procedure tecniche ed amministrative necessarie all’avvio del progetto, il gruppo di lavoro composto dal Comune di Matera e dai partner di progetto, sta ora completando le schede di dettaglio, sulla base dei contenuti validati dal Comitato.
“Dobbiamo ringraziare il Comitato – ha sottolineato il Sindaco Raffaello de Ruggieri – non solo per aver riconosciuto l’enorme sforzo profuso da Comune, CNR, Poliba e Unibas, ma anche e soprattutto perché ha colto la portata strategica per l’intero Paese di questo ambizioso progetto, proponendo la “Casa” di Matera come modello di riferimento per le analoghe strutture da realizzare nel prossimo futuro in altre aree del Paese. Per questo, oltre a tutti coloro che si stanno spendendo senza sosta per questo obiettivo, sento di dover ancora una volta sottolineare il ruolo del Sottosegretario Mirella Liuzzi, perché un’intuizione presto diventerà concreta realtà e sarà in grado di supportare progetti di ricerca e sperimentazione, sostenere la creazione di startup e il trasferimento tecnologico verso le piccole e medie imprese da Matera, città che dunque potrà diventare polo di riferimento euro-mediterraneo per le digital-humanities, le tecnologie applicate alle scienze dell’uomo e alla cultura”.
La Casa delle Tecnologie Emergenti di Matera è un progetto MISE avrà al suo interno diversi laboratori di innovazione: uno dedicato al settore audiovisivo, all’extended reality e alle tecnologie per le riprese 3D, un altro dedicato alla blockchain e alla quantum key distribution, uno alla robotica avanzata per lo sviluppo di strumenti e sistemi basati sull’Internet delle Cose, un altro ancora alle applicazioni del 5G.
Un ulteriore progetto innovativo sarà quello del “Gemello Digitale”, ideato dal CNR, che svilupperà una copia virtuale di processi o servizi reali sui quali effettuare dei test per prevenire errori e migliorare le funzionalità in virtù dei dati raccolti dai sensori. Questi laboratori, con le loro rispettive attività di servizio, saranno messi a disposizioni di startup, sviluppatori e piccole e medie industrie interessate a sviluppare prodotti e servizi innovativi, nonché a creare occupazione con figure di alto profilo professionale.