Sono i cinque punti della piattaforma che le principali Città turistiche italiane hanno presentato al Ministro per i Beni e le attività culturali e per il Turismo, Dario Franceschini.
In una lettera, gli assessori Paolo Marasca (Ancona), Ines Pierucci (Bari), Matteo Lepore (Bologna), Alessandro Sorgia (Cagliari), Cecilia Del Re (Firenze), Laura Gaggero (Genova), Marianna Dimona (Matera), Roberta Guaineri (Milano), Eleonora De Majo (Napoli), Leoluca Orlando (Palermo), Cristiano Casa (Parma), Carlo Cafarotti (Roma), Alberto Sacco (Torino), Paola Mar (Venezia) hanno rappresentato al ministro la drammatica situazione in cui versa l’Industria del Turismo nelle rispettive città e nei relativi territori metropolitani.
“Negli ultimi anni - scrivono gli assessori -, grazie anche all’operato virtuoso delle nostre amministrazioni, l’intera filiera turistica è cresciuta continuamente, con il conseguente aumento di posti di lavoro, e con i nostri bilanci comunali che sempre più hanno potuto contare sulle importanti entrate derivanti dall’imposta di soggiorno e dagli altri tributi legati al turismo [..] Le conseguenze di un collasso del settore sarebbero nefaste, tenuto conto delle molteplici attività collegate e dei numerosi professionisti coinvolti, che vanno dalla ristorazione e l’enogastronomia, alla fruizione del patrimonio storico, culturale, artistico e paesaggistico, dai trasporti alle strutture per il soggiorno e al settore degli eventi, fino alla presenza delle nostre imprese sui mercati internazionali”.
“L’emergenza in corso - proseguono gli assessori -, ed il conseguente azzeramento dei flussi turistici, ci pone davanti ad una crisi senza precedenti, che richiede lo sforzo e la massima concentrazione di tutti, al fine di ripristinare e rilanciare l’economia e la promozione dei nostri territori. Apprezzando l'impegno del Governo che ha dato vita al DL “Cura Italia”, riteniamo necessaria l’introduzione di azioni concrete e misure specifiche a favore dell’Industria del Turismo – per prima colpita da questa crisi, e che nel tempo ne subirà le conseguenze più importanti – e che non è stata presa in specifica considerazione dai primi aiuti messi in campo, così come nel decreto citato non si è tenuto conto delle conseguenti difficoltà nei bilanci dei Comuni; vale la pena sottolineare che grazie all’imposta di soggiorno, negli anni sono potuti venir meno ingenti trasferimenti statali ai Comuni, ed è sempre grazie a questa imposta che le amministrazioni hanno potuto fino ad adesso erogare servizi essenziali non solo per i turisti ma anche per i cittadini, quali – solo per citarne alcuni - il trasporto pubblico locale, la manutenzione di strade e del patrimonio arboreo, l’illuminazione, la conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale, la pulizia e il decoro dei nostri centri storici”.
Gli assessori hanno dunque richiesto al Ministro Franceschini la convocazione di una prima riunione e la costituzione di un gruppo di lavoro dedicato.
“Il Comune di Matera – ha sottolineato l’assessore Marianna Dimona – insieme alle altre Città d’arte e di turismo, ha voluto fornire il proprio apporto di idee per far ripartire la più grande azienda diffusa del Paese. Una volta cessata la fase di emergenza sanitaria da coronavirus, bisognerà ripartire tutti insieme. E’ importante fare tesoro di questa esperienza per creare una rete stabile di confronto e di proposta tra le Città italiane che, valorizzando le specificità dei territori, fornisca un supporto di idee e di programmi per l’integrazione dell’offerta turistica nazionale”.