“Continuano a pervenire – si legge nella lettera - denunce di cittadini per l’imperversare di gruppi esagitati di ragazzi che traducono il dinamismo giovanile in inqualificabili atti di vandalismo sul patrimonio culturale dei Sassi. In particolare vengono distrutti parapetti, muri di recinzione e devastati ambienti privati rimasti abbandonati. La notte brava di questi disinvolti cittadini trova la sua esaltazione in alcune zone dei Sassi ancora abbandonate, come quelle di via San Gennaro, del Seminario Vecchio, di San Nicola del Sole, di San Bartolomeo, di Calata Domenico Ridola e di Madonna delle Grazie.
Occorre bloccare questa frenesia giovanile che è socialmente inquietante e che diviene amaro elemento negativo nel giudizio sulla Città da parte dei turisti che, in questo periodo, numerosi, sono ospiti di Matera. Affido – conclude la lettera - alla vostra missione di tutori dell’ordine questo ingrato ma obbligato compito”.