Nell’area formativa, gli studenti impareranno a progettare oggetti, insieme di oggetti e processi di rigenerazione ambientale, analizzandone funzioni e caratteri formali, nel solco della grande tradizione del design italiano.
A Matera saranno quindi presenti, oltre alla Scuola di alta formazione dell’Istituto centrale del restauro di Roma che è insediata nell’ex convento di Santa Lucia alla Fontana, la sede distaccata del Centro nazionale sperimentale di cinematografia di Roma, con corsi di regia e produzione filmica, che troverà spazio nell’ex sede dell’Unibas in Via Lazazzera, le Residenze artistiche teatrali, inserite nel programma pluriennale del MiBACT, che avrà il Teatro Quaroni di La Martella come centro nevralgico, e l’Isia, nell’area del Casale.
Si tratta di istituzioni che rilasciano diplomi equiparati legalmente al titolo di laurea.
Si chiude così la strategia comunale di creare centri di alta formazione, in cui ha la qualità degli uomini e delle professionalità diviene essenziale per le attività di produzione della cultura.
A questi presidi di eccellenza culturale, si affiancheranno le “industrie pensanti” dell’Hub di San Rocco e della Casa delle Tecnologie emergenti, nella consapevolezza che, oggi, l’intelligenza artificiale, gli algoritmi e le manifatture digitali che costituiscono fattori essenziali dell’economia della conoscenza, modificano radicalmente il modo con cui si forma la ricchezza dei territori.