Il commissario straordinario Marchese ha voluto condividere le azioni da mettere in campo e rilanciare le iniziative della Zes, a cinque anni dal decreto del presidente del Consiglio che ha introdotto la possibilità di istituire le Zone economiche speciali nel Mezzogiorno, tre anni dopo il decreto che ha istituito la Zes Jonica, e a distanza di tre mesi dalla nomina commissariale.
In un territorio che coniuga beni culturali e industria, tradizione e innovazione, dovrà configurarsi uno scenario di crescita intelligente, sostenibile e inclusiva, che promuova e sperimenti nuovi modelli di produzione basati sul paradigma dell’economia circolare e sui principi della riduzione dell’utilizzo delle risorse naturali. Questo modello – è stato evidenziato nel corso dell’incontro - richiede capacità di visione strategica e un elevato livello di dialogo e collaborazione da parte degli attori sia pubblici che privati, nonché robusti investimenti nello sviluppo di conoscenza e nell’adozione di innovazioni di carattere tecnologico e organizzativo.
Il commissario Marchese, in particolare, ha evidenziato la necessità di superare i limiti infrastrutturali: la complessiva inadeguatezza delle interconnessioni tra il sistema portuale di Taranto e le altre reti di trasporto (ferrovia e strade), lo sbilanciamento della rete autostradale e ferroviaria verso la dorsale adriatica; mentre il sistema viario a servizio delle aree produttive necessita di interventi di urbanizzazione da parte delle Amministrazioni comunali. Anche per queste ragioni è stata ritenuta essenziale la presenza di un rappresentante dei sindaci lucani in seno al Comitato di indirizzo della Zes.
Secondo il sindaco di Matera, Bennardi, “affinchè la Zes produca gli effetti attesi, è necessario incanalare le risorse verso quei segmenti dell’economia che comprendono la cultura, la valorizzazione del patrimonio storico, il turismo, l’industria creativa”.
“I modelli di Zes sperimentati a livello internazionale attraverso l’introduzione di agevolazioni e incentivi per la cosiddetta orange economy, - ha aggiunto Bennardi - hanno dimostrato che nell’era della rivoluzione digitale e dell’economia della conoscenza, la cultura rappresenta l’infrastruttura strategica intorno alla quale costruire politiche pubbliche di sviluppo. In questa prospettiva, il nostro territorio potrebbe porsi all’avanguardia di un innovativo percorso di policy che si fonda sul primato che abbiamo la fortuna di vantare, fatto di patrimonio storico, archeologico e culturale, difficile da insidiare e che pertanto costituisce un vantaggio competitivo fondamentale nel capitalismo culturale: il territorio e il genius loci conferiscono ad ogni prodotto una storia, una caratteristica specifica, un senso che non possono essere imitati in altri mercati. La Zes – ha concluso - potrà essere l’occasione per riconoscere e valorizzare il settore, comprenderne il peso, assumere la consapevolezza del fatto che esso rappresenta posti di lavoro, impatto economico, con ricadute positive anche in termini di coesione sociale, di rigenerazione urbana, di turismo e di investimenti provenienti dall'esterno.
Nel corso dell’incontro, l’onorevole Mirella Liuzzi ha evidenziato che “l’attività parlamentare è stata concentrata sull'attivazione delle Zes e continua a operare per metterne ulteriormente a punto poteri e competenze, a partire dal potenziamento dei poteri dei commissari e un rafforzamento della governance di gestione”.
“Coniugate con la disponibilità di risorse legata al Piano nazionale di ripresa e resilienza – ha proseguito -, le Zes diventeranno un importante supporto al sistema produttivo, che avrà una marcia in più per cogliere le opportunità di un'economia sostenibile e per ripartire su nuove basi”.
Per il sindaco di Pisticci, Viviana Verri, infine, “la Zes Jonica è un’opportunità unica per il territorio lucano”.
“Il rilancio di aree produttive fondamentali come la Valbasento, da sempre al centro dell’agenda politica, può avere finalmente un impulso reale grazie alle potenzialità attrattive della ZES nei confronti delle aziende. E già queste opportunità sono state colte oltreoceano dall’azienda texana Exos che ha mostrato grande interesse per la Zes Lucana. Il tassello fondamentale per la riuscita virtuosa di questo processo di rinascita economica – ha proseguito - è, però, il confronto con le realtà territoriali e con le amministrazioni locali, vero termometro dei territori. L’incontro odierno con il commissario Marchesi ci ha permesso di instaurare un dialogo proficuo finalizzato a delineare i futuri percorsi di sviluppo della Zes lucana. Ora abbiamo bisogno che il confronto continui con gli altri attori coinvolti e, in particolare, con la Regione Basilicata”.