“La pandemia ha messo a dura prova la nostra comunità, coinvolgendo imprenditori con le serrande abbassate e lavoratori in cassa integrazione e a rischio licenziamento – prosegue Bennardi -. Non possiamo farci trovare impreparati mentre si intravede finalmente la possibilità di un rimbalzo: dobbiamo essere capaci di offrire un certo grado di sicurezza e di tranquillità ai visitatori, attraverso un programma di vaccinazione che coinvolga gli addetti ai servizi turistici. Come è già stato fatto per gli insegnanti e per tutto il personale della scuola, non bisognerà interferire o rallentare il piano vaccinale per fasce di età.
“Ho parlato con il presidente Bardi e ho incontrato il commissario Pulvirenti – aggiunge – rappresentando loro una necessità avvertita ovunque si stia cercando di rilanciare l’attrattività turistica. Paesi come la Turchia e la Grecia hanno da tempo lanciato programmi di certificazione safe tourism, ed anche città d’arte come Firenze e Venezia stanno pensando ad un piano vaccinale specifico; lo stesso ministro del Turismo, Massimo Garavaglia, ha evidenziato questa necessità. Tanto da parte della Regione quanto da parte dell’Asm – conclude il sindaco - è stata compresa questa esigenza, che non è a garanzia di una categoria di lavoratori, bensì di un’economia fondamentale per la ripresa del territorio”.