Così il sindaco Raffaello de Ruggieri ha esordito partecipando, alla Casa dei Giovani, alla presentazione del progetto “Corridoi umanitari”.
“Un modello diverso di inclusione si può costruire - ha aggiunto - evitando di tenere queste persone in passività, senza disegno futuro. Per questo inserirli in nuclei familiari dimostra che dobbiamo passare al più presto all’inclusione vera e propria perché solo quando saranno integrati, ritroveranno il senso del loro esseri umani. Bisogna, per questo, individuare i meccanismi più adatti affinchè partecipino alla vita della comunità. Sono i percorsi positivi – ha precisato inoltre – che Matera ha nel suo duna, quelli che contano.
In questo senso ci sono esperienze materane straordinarie, a cominciare dal “Minibasket in piazza” che affidò l’accoglienza di ragazzi da tutto il mondo alle famiglie della città, per proseguire con i commissari europei che scelsero Matera come Capitale europea della Cultura.
In tutte le case materane si è tradotto il principio della inclusione, della lievitazione umana e di una conoscenza reciproca. Il percorso della città solidale comincia da qui e trova conferma nel progetto che viene presentato oggi”.