Signor Presidente,
Le porto il saluto e la stima delle donne e degli uomini di Matera.
Una cittá senza tempo, illuminata da un sole ferocemente antico, dove è passato il mondo.
Nella perennitá della vicenda umana di Matera, nel 1943 è passata anche la guerra. Un episodio di libertà e di lutti. Una rivolta civica contro il dominio arrogante dei nazisti che dopo l'8 settembre avevano occupato militarmente la città, distruggendo presidi strategici e compiendo ruberie e aggressioni.
Nel pomeriggio del 21 settembre questi comportamenti non furono più tollerati e l'impeto popolare costrinse la retroguardia dell'esercito nazista, formato da un battaglione di paracadutisti guastatori, a lasciare la cittá. Ma il teatro di quelle ore materane si tinse del sangue di 24 cittadini uccisi in battaglia o trucidati dalla ferocia degli occupatori.
Matera fu la prima cittá italiana a guadagnare la libertá contro i nazisti anche con il sacrificio dei suoi abitanti.
Oggi, signor Presidente, quel sacrificio viene riconosciuto e gratificato con la medaglia d'oro al merito civile quale ufficiale legittimazione della Repubblica Italiana.
Esprimo, quindi a Lei, e tramite la Sua persona al Governo e all'intera Nazione, il riconoscente apprezzamento della mia comunitá per tale prestigioso conferimento. Questo ulteriore riconoscimento, signor Presidente, arricchisce il lungo e caparbio cammino che Matera ha intrapreso dopo quel tragico giorno.
Tra memoria e nuova costruzione di storia, la cittá ha dismesso l'abito di un pesante disagio sociale e economico, recuperando la confidenza con la propria identitá territoriale, convertendo la vergogna in orgoglio di appartenenza e raggiungendo la responsabilità dell'autostima.
Questa vissuta, corale, partecipazione di popolo ha consentito di salvare e rivitalizzare gli storici rioni dei Sassi, sottraendoli all'abbandono e alla rovina; ha stimolato l’Unesco a riconoscere il luogo come Patrimonio Mondiale dell’Umanità e ha portato la designazione di Matera a Capitale europea della Cultura nel 2019.
Mi chiedo, signor Presidente, può una cittá che nel 2019 rappresenterà la dignità e la qualitá della Nazione, essere inaccessibile?
Ho letto con sofferta partecipazione il suo grido d'allarme per l'isolamento ferroviario di Matera. Grazie per questa Sua attenzione, ma la prego offra la Sua autorevole alleanza per favorire la soluzione di tale essenziale, storico, annoso problema materano.
Lo meritiamo, signor Presidente, perchè Matera ha testimoniato che il valore dell'appartenenza, se intriso di sana militanza civica, responsabilizza le comunitá, rendendole artefici del proprio futuro.
Questo è avvenuto a Matera, iniziando dal pomeriggio eroico del 21 settembre 1943.
La medaglia d'oro che da oggi è appuntata sul nostro gonfalone rende onore ai nostri morti e alle visioni di futuro di cui è portatrice la nostra cittá.
Noi La aspettiamo, signor Presidente.