L’intervento costerà a base d’asta 613.864, 65 euro e verrà concluso in 242 giorni.
I lavori riguarderanno le chiese di S. Barbara, Convicinio di S. Antonio, S. Maria de Armenis e Cappuccino vecchio. Nella chiesa di Santa Barbara, che è la struttura che mantiene più inalterati gli affreschi, si interverrà sui parapetti, anche della scala, per porre rimedio ai cedimenti che si sono susseguiti nel tempo, sul sagrato dove il parapetto verrà sostituito con una struttura più leggera in modo da non ostruire la vista allo scenario. Tutta l’area sottostante verrà ripulita e il sagrato sarà sottoposto a lavori di riqualificazione.
Nel caso del Convicinio di S. Antonio, che offre una straordinaria architettura, i lavori riguarderanno prevalentemente la pulizia della facciata e i passaggi pedonali ai quali verrà posta particolare attenzione con interventi mirati che prevedono l’installazione di un sistema di ringhiere, il prolungamento delle passerelle e il rifacimento della pavimentazione.
Per quanto riguarda Santa Maria de’ Armenis , chiesa già oggetto di interventi strutturali e di adeguamento funzionale in occasione del Giubileo del 2000, è necessaria una attenta ricostruzione della facciata principale per impedirne il degrado. I lavori inoltre riguarderanno il consolidamento delle architravi dell’ingresso e la sostituzione delle ringhiere di protezione sulle terrazze.
Nella chiesa del Cappuccino vecchio, situata sul costone sud della Gravina, gli interventi richiedono una pulitura e ricostruzione dei muretti parapetto e la realizzazione di una scala di accesso che garantirà migliori condizioni di sicurezza ai visitatori. All’ingresso della chiesa, inoltre, è prevista l’installazione di una nuova pedana che tuteli la superficie dalle conseguenze del frequente camminamento.
In tutte le strutture che saranno sottoposte ai lavori, verrà garantita le realizzazione di un sistema di videosorveglianza e particolare attenzione verrà posta al ripristino della funzionalità di tutti i corpi illuminanti.
“L’intervento complessivo – spiega l’assessore alle Opere pubbliche Antonella Prete – restituisce dignità a monumenti che ogni giorno sono al centro dell’attenzione, essendo inseriti a pieno titolo nel circuito rupestre cittadino. Gli interventi consentiranno così di restituirli alla pubblica fruizione dopo anni di abbandono e incuria; il circuito urbano delle chiese rupestri comprende ben 11 siti, tra cui quelli su cui si interviene, in un itinerario che si snoderà lungo la sponda del torrente Gravina, partendo dalla chiesa del Cappuccino vecchio fino al Convicinio di S. Antonio”.