Lo sostiene l’assessore all’Urbanistica Francesca Cangelli che in una nota replica alle dichiarazioni dei consiglieri di centrosinistra, aggiungendo: “Le motivazioni oggetto della delibera proposta al consiglio comunale sono state ampiamente illustrate e discusse nella competente commissione consiliare e condivise da tempo con l’arch. Nigro ai fini della loro valutazione rispetto al regolamento urbanistico. E questo è ben noto ai consiglieri del centrosinistra. L’anticipazione della delibera proposta rispetto al regolamento urbanistico è dovuta esclusivamente al termine di 120 giorni indicato dalla legge regionale. Tale circostanza ha imposto una “parentesi” nei lavori in commissione già da tempo dedicati al regolamento urbanistico, che salvo ingiustificati ostruzionismi, verrà portato nel primo consiglio comunale utile. Ma anche questo è ben noto ai consiglieri di centrosinistra, che, però si guardano bene dall’informare correttamente la cittadinanza.
Le posizioni espresse dai consiglieri di minoranza – prosegue l’assessore - nel corso dei lavori preparatori della delibera hanno un contenuto fortemente contraddittorio rispetto a quanto oggi comunicato. Dai verbali delle sedute e da numerosi documenti ufficiali non solo si evince che la questione dell’automatico mutamento di destinazione d’uso in strutture turistico-alberghiere ha formato oggetto di apposita riflessione da parte del progettista del regolamento urbanistico, ma soprattutto ha formato oggetto di approfondita analisi, anche con attestazioni (da parte della minoranza) di condivisione di numerosi aspetti della questione. Le sedute delle commissioni sono registrate ed è agevole estrapolare le dichiarazioni ivi rese. Il comunicato, peraltro, si atteggia a generica critica, non lasciando in alcun modo trasparire quale sia la proposta alternativa o più in generale la posizione assunta dall’opposizione: si plaude alle “buone intenzioni del legislatore regionale”, ma non si chiarisce in che modo la norma debba (o non debba) essere applicata. Quale sarebbe la soluzione proposta dai consiglieri di centrosinistra? Dal comunicato non è dato comprenderlo. La posizione dell’amministrazione, più volte espressa, è coerente con le linee di mandato del Sindaco e le motivazioni sono chiare e lungamente ponderate.
Questo governo cittadino ritiene che la norma regionale “espropri” indebitamente i comuni di un potere ad essi spettante, quello di determinarsi discrezionalmente e autonomamente sulle destinazioni d’uso degli immobili. La Regione, peraltro, impone uno stringente termine ai Comuni per deliberare sul punto, al fine di evitare la indiscriminata ed automatica trasformazione del centro storico in una immensa struttura ricettiva. Posto questo, si è proceduto alla perimetrazione degli interi quartieri Sassi solo per escludere l’automatismo previsto dalla legge regionale e ribadendo l’applicazione delle attuali previsioni generali del recupero. E la soluzione, annunciata pubblicamente, è stata, peraltro, condivisa dal neonato comitato di quartiere in seduta pubblica.
Per il centro storico – conclude l’assessore - nella medesima logica e verificando la coerenza con l’emanando regolamento urbanistico e con le vigenti previsioni di piano, si è ritenuto di preservare dalla trasformazione automatica in albergo taluni immobili con pregnante valore storico testimoniale, in prevalenza collocati sul fronte delle vie principali del centro storico. Si precisa che, mentre la legge regionale impone di motivare le esclusioni, non prevede invece, che debba essere espressa alcuna motivazione per gli immobili cui potrà applicarsi la norma regionale.
La proposta sarà in discussione in consiglio comunale. Si spera in quella sede un dibattito propositivo e costruttivo e non genericamente demolitorio e capziosamente insinuante”.