Così l’assessore Michele Casino risponde ai temi sollevati oggi nel corso di una conferenza stampa dal senatore Tito Di Maggio, dall’ex sindaco Saverio Acito e dall’architetto Paolo Irene.
“Per chiarezza è utile ricordare alcuni passaggi di questa vicenda – chiarisce l’assessore - Il progetto fu portato all’esame della Soprintendenza nel corso della conferenza di servizio che si svolse il 30 luglio 2012. In quell’occasione il progetto definitivo proposto fu approvato dal Funzionario delegato ( Mario Maragno, come certifica l’atto di delega prot. 9278 del 19 luglio 2012).
L’atto di convocazione di quell’incontro fu protocollato il 12 luglio dello stesso anno. Tema riportato nella convocazione fu: “Completamento e funzionalizzazione del Visitor’s Center di piazza Vittorio Veneto – progettisti arch: Biagio Lafratta – ing. Emanuele Lamacchia Acito”.
Successivamente alla conferenza di servizio del 30 luglio 2012 – prosegue l’assessore Casino - il procedimento che riguarda l’intervento fu sospeso per la revoca dei fondi Pisus.
Infine l’iter procedimentale, già corredato dal parere espresso in quella occasione, fu riattivato dopo l’ottenimento dei nuovi Fsc con la redazione del progetto esecutivo seguito da un tecnico esterno e regolarmente trasmesso all’amministrazione comunale.
Non comprendo per quale ragione, con una tempistica ad orologeria, si creino ipotetiche discrepanze fra i due enti e si lasci intendere che questa amministrazione debba essere sottoposta all’attenzione della Autorità nazionale anticorruzione.
L’amministrazione De Ruggieri non è sotto processo, così come un lavoro già appaltato seguendo tutti i parametri previsti, pareti della Soprintendenza compresi.
Il dibattito con la città, restando ai temi emersi nel corso della conferenza stampa, avrebbe dovuto essere avviato già nella prima fase di questa lunga vicenda, cioè dalla precedente amministrazione, ovvero quella guidata dall’attuale consigliere Adduce; passaggio questo – prosegue l’assessore Casino – che non mi pare essere mai avvenuto, come per molti altri progetti.
Nei prossimi giorni incontreremo la Soprintendenza, come già ci eravamo ripromessi di fare. In quella occasione ripercorreremo tutti i passaggi di questo progetto.
Resta inteso, comunque, che l’iter amministrativo non rappresenta un atto che ignora il pensiero della città ma, al contrario, cerca di opeare proprio nell’interesse della comunità, a cui consegneremo una città finalmente europea.
Alla comunità – conclude l’assessore – dico che i miei uffici sono aperti e disponibili ad ogni indicazione utile che verrà presa in esame, come già accaduto dall’atto del mio insediamento su molti altri aspetti legati alle mie deleghe”.