è stato chiuso. E’ stata una dura battaglia, ma l’abbiamo vinta. Così l’assessore comunale al Bilancio, Eustachio Quintano ha aperto la conferenza stampa nel corso della quale ha presentato il piano tariffario 2016, approvato dalla giunta comunale.
Quintano ha poi aggiunto: “Esiste già nel bilancio di chiusura, un fondo per crediti di dubbia esigibilità che rappresenta la differenza fra la Tasi all’1x1000 e quanto è stato incassato in più dalla delibera adottata. La manovra tariffaria ha subìto l’effetto della Legge di stabilità che ha congelato tutti gli aumenti sulla pressione fiscale. Le delibere che abbiamo adottato in giunta e che riguardano tariffe per l’imposta comunale e sulle pubbliche affissioni, le tariffe Tasi, sull’addizionale Irpef, l’Imu e le tariffe per i servizi a domanda individuale (es: contributi per mensa scolastica) sono rimaste quelle dell’anno scorso. La giunta ha anche approvato la delibera sul piano delle alienazioni 2016-2017-2018, fondamentale per il finanziamento di alcune opere pubbliche che trovano fondamento economico proprio in questo meccanismo”.
In quanto all’occupazione di suolo pubblico, è stato chiarito: “Cesserà l’applicazione della Tosap per passare alla Cosap, che non è tariffa ma canone. La prima è inquadrata nelle entrate tributarie del Comune, la seconda riguarda, invece, entrate extratributarie ed è più rispondente alla riscossione che il Comune deve fare”.
In merito alla Tari, l’assessore ha aggiunto: “La definizione del costo della gestione del ciclo dei rifiuti per l’esercizio ha portato gli uffici a temporeggiare per definire il quadro complessivo del piano economico finanziario per tutte le ragioni ben note. La Tari potrà essere pagata con il modello F24 e quindi potrà essere compensata con qualsiasi altra importa da pagare. In questa delibera vengono evidenziati i costi di gestione, tra cui quello della lavorazione dei rifiuti alla Martella e dei luoghi in cui la Regione indicherà definitivamente dove conferire l’immondizia. Il piano economico finanziario è di 9.450 mln – ha aggiunto l’assessore – considerando il costo di gestione del servizio e le somme aggiuntive per il conferimento ad una destinazione non definitiva, ma che verosimilmente resterà quella oggi conosciuta. Sulle utenze domestiche e quelle commerciali, abbiamo operato considerando un ribaltamento del 55% per le prime e il 45% per le seconde. Questa scelta – ha chiarito Eustachio Quintano – dipende dal fatto che tutti i costi variabili si attestano, come previsto dalla legge, sulle utenze domestiche e quindi pe ottenere un effetto significativo necessita ridurre il ribaltamento verso le utenze domestiche.
Queste ultime, rispetto ai costi 2015, pagheranno bollette ridotte di circa il 30%, mentre quelle commerciali avranno un incremento limitato, tenendo conto che questi comparti nel 2015 non avevano subito incrementi, anzi riduzioni in alcune attività. In un’ottica di perequazione, l’aumento del 18% circa, per le attività commerciali risulta equilibrato con un incremento abbastanza contenuto grazie anche all’aumento delle superfici delle utenze commerciali: basti pensare che i soli b&b, ad esempio, sono passati da 3000 mq a 7000 mq”.
Sulle tariffe dei servizi a domanda individuale l’assessore alle Politiche sociali, Marilena Antonicelli ha spiegato: “Grazie al nuovo regolamento per gli asili nido, abbiamo introdotto la tariffa full-time e part-time per andare incontro alle esigenze della comunità. Abbiamo lasciato invariata la somma prevista per il part-time, aumentando del 10% l’altra tariffa. Il nuovo regolamento prevede un costo individuale che noi abbiamo regolamentato prevedendo al massimo una tariffa di 600 euro. E’ aumentato – ha proseguito l’assessore – anche se in percentuale minima il servizio mensa. In seguito alle lamentele giunte al Comune per il servizio che, comunque, quest’anno è scaduto. Insieme agli uffici, all’Osservatorio abbiamo deciso di cambiare il sistema della mensa, chiedendo al nuovo gestore di fare lo scodellamento in classe. La scelta è successiva ad una verifica con altre città italiane e con l’ospedale di Matera. Crediamo che anche questo contribuisca a migliorare il servizio. La nostra politica – ha confermato l’assessore – è rimasta quella di garantire il rispetto delle fasce più basse. L’importo massimo del buono pasto sarà di 4,50. L’altra gara d’appalto ha riguardato l’assistenza domiciliare per la quale le tariffe sono rimaste le stesse, innalzando le fasce di accesso. Il reddito massimo di 11 mila euro è stato aumentato a 18 mila”.
Sul tema dei rifiuti, il sindaco Raffaello de Ruggieri si è soffermato in particolare: “La situazione, in Basilicata, è nota. La provincia di Matera non ha più una discarica, quella di Tricarico e Colobraro sono in preparazione con tempi di utilizzazione per ora sconosciuti – ha aggiunto – Abbiamo, per questo, ottenuto un autorizzazione per collocare i nostri rifiuti tali e quali, in abbancamento ai margini della vasca 5. Tutto questo in attesa che si risistemi l’impianto di tritovagliatura che era stato sospeso, in mancanza delle condizioni di comprssione della struttura. Abbiamo impegnato 850 mila euro per la chiusura impermeabile con saracinesce e filtri e subito dopo potremo ottenere la revoca della sospensione e la ripresa della tritovagliatura: il sopravaglio andrà a Massafra e il sottovaglio verrà usato per bonificare la discarica di La Martella. Il costo aggiuntivo, però, resta a zero perché abbanchiamo a La Martella – ha precisato - I tempi dell’emergenza? Gli uffici e l’assessore Zoccali ritengono che al massimo entro 60 giorni, l’operazione sarà compiuta. In tempi ravvicinati verrà fatto il bando per lo smaltimento dei rifiuti nell’Ambito provinciale che abbiamo costituito. In sintesi, credo che entro l’autunno inoltrato cominceremo la differenziata. Il sindaco, a conclusione della conferenza stampa, ha ringraziato gli uffici comunali, nelle persone della dottoressa Giovinazzi e dr. De Bonis che hanno garantito la realizzazione delle politiche attuate e hanno consentito di affrontare un momento particolarmente difficile”.