ha sottolineato alcuni elementi ispirati dal Rapporto Svimez: “Per vincere la scommessa del turismo da bandierina, quello in cui il visitatore deve solo indicare il luogo in cui è stato, è necessario valorizzare storia, tradizione e qualità dell’ambiente culturale. C’è un dato che va inoltre tenuto in considerazione – ha proseguito l’assessore – ovvero la crisi del Maghreb che ha spostato i flussi turistici verso il Mezzogiorno d’Italia. L’amministrazione comunale, sotto questo profilo, è bene motivata a gestire il processo che si verificherà dopo l’esplosione della notorietà di Matera come Capitale europea della Cultura. Per essere pronti a questa fase fisiologica, siamo impegnati ad individuare forme di economia integrativa. E’ fondamentale il coinvolgimento degli operatori locali, valorizzando il loro lavoro e facendo in modo che si punti tutti insieme sull’offerta culturale”.