Così il sindaco Raffaello de Ruggieri ha aperto, a palazzo Gattini, i lavori del Forum del sud. “In tempi non sospetti – ha aggiunto – affrontai il recupero della parte morta della città, insieme ad altri esponenti della comunità materana, ci ponemmo il problema di come fosse possibile valorizzare i 30 ettari che erano stati evacuati per una scelta non condivisibile, pur se obiettiva.
Dal rivoluzionario concetto della monocultura della città, analizzammo gli aspetti immobiliari, non partendo dalla periferia ma dai centri storici abbandonati. Partì da qui il concetto del riuso e del recupero, oggi attuali, ma già definiti all’epoca. Questa operazione ha condotto – ha agigunto – alla rivoluzione copernicana che ha riguardato Matera, ovvero di come un’area infetta e abbandonata che si è trasformata in un luogo di prestigio, qualità e rappresentatività.
E’ stato il recupero di valori di appartenenza a condurre a questo straordinario risultato. Il percorso che ha condotto a questo punto, è stato compiuto attraverso l’autostima della comunità. Il supporto pubblico-privato ha prodotto questo momento storico: una legge dello Stato che ha garantito un finanziamento, diventato poi il volàno di una triplicazione di investimenti privati che complessivamente mosse, all’epoca, circa 600 milioni di vecchie lire.
I Sassi, oggi, rappresentano il 60% del patrimonio indisponibile dello Stato e al 38% quello privato. Oggi lo scenario che ci riguarda passa purtroppo dal pericolo di occupazione che va governato e selezionato. La città soffre dell’assenza di luoghi di accoglienza di qualità, tranne poche eccezione. La diffusione di bed&breakfast e case-vacanza non può trasformarsi in un presidio di economia. Esiste, dunque, la necessità di investire nel territorio, in prodotti che possono diventare luoghi di funzioni legate al ruolo che la città rappresenta. L’ambizione di Matera – ha concluso – può trovare negli investimenti immobiliari il suo strumento di espressione. Il 2019 non è il nostro obiettivo, ma lo strumento per applicare il ruolo territoriale di Matera e della Basilicata. Inseguendo la spettacolarità del 2019, diventeremmo perdenti”.