e condivisione di un codice etico accettato da istituzioni, enti, imprese e associazioni a garanzia di trasparenza, sostenibilità e eticità in vista di Matera 2019.
Questi i punti centrali del progetto illustrato dai componenti dell’associazione Matera 2019 che lo hanno condiviso con l’amministrazione comunale.
Aprendo l’incontro l’assessore all’Innovazione e Pianificazione strategica, Giovanni Schiuma ha spiegato: “Vogliamo avviare un programma di innovazione sociale attraverso le tre iniziative nate dalla proposta dell’associazione Matera 2019. L’intento è costruire un cambiamento all’insegna della sussidiarietà e del coinvolgimento attivo dei cittadini. I tre pilastri fondamentali consentiranno – ha proseguito – il modo in cui cittadini e amministrazione comunale possono interagire. Abbiamo fatto nostra questa proposta per costruire insieme un processo di trasformazione attraverso infrastrutture tangibili e intangibili. Il Forum delle associazioni consentirà di comprendere anche come questo organismo si organizzerà”.
Il Presidente dell’associazione, Francesco Salvatore, è entrato nel merito del percorso: “Si tratta di un processo che ripercorre quello che abbiamo già svolto per la designazione di Matera a Capitale europea della cultura nel 2019. Già il 12 marzo scorso, durante un convegno che abbiamo svolto, abbiamo inziato ad affrontare questi temi. Il percorso è consequenziale a ciò che avvenuto per la designazione di Matera a Capitale europea della Cultura. Si tratta di un percorso aggiuntivo Con l’amministrazione comunale abbiamo condiviso il principio secondo è necessaria la definizione di regole nella gestione della città nell’ambito di ciò che Matera sta vivendo attualmente. Una delibera di giunta – ha precisato ancora – ha sancito questa collaborazione volontaria e gratuita da parte della nostra associazione e che prevede una fase iniziale che sarà quanto più aperto e partecipato possibile. I primi tre obiettivi saranno: convocazion, entro la fine di luglio, di un tavolo interistituzionale. A settembre si svolgerà un incontro pubblico in cui presenteremo il tavolo interistituzionale, le regole e il percorso che costruiremo. Entro la fine dell’anno si terrà un’ulteriora giornata pubblica di lavoro con il primo convegno sulla redazione del codice etico di gestione della pubblica amministrazione che si unirà alla fase costituente del Forum delle assocazioni e dei produttori culturali”.
Vito Epifania ha aggiunto: “C’è un concetto fondamentale che riguarda il rapporto fra cittadini e pubblica amministrazione che passerebbe dalla contrapposizione alla collaborazione in virtù della gestione dei beni comuni. Per questo abbiamo immaginato una architettura che consentisse di avviare questa collaborazione in modo da assicurare la massima apertura e trasparenza. I tre momenti che rappresentano la piattaforma fondamentale, sono dunque importanti. Il regolamento riprende le esperienze che negli ultimi hanno ha promosso l’associazione Labsus; sarà questo la cartina di tornasole attraverso cui disciplinare rapporti e iniziative. C’è - ha concluso - l’esigenza di depotenziare il rapporto personalistico fra singoli e istituzioni”.
Sugli aspetti legati al regolamento è intervenuta l’avvocato Giusy Montesano: “Si tratta di mettere insieme una serie di punti che regoleranno questo grande contenitore che abbraccerà tutte le associazioni che vorranno partecipare. I punti fondamentali – ha aggiunto – cominciano dalla garanzia di partecipazione e tutti gli operatori culturali; è prevista l’estensione alle associazoni di volontariato, dalla realtà più piccola alla più grande. Sarà un processo che condurrà in tutti i casi alla crescita delle varie associazioni e ad una programmazione comune degli eventi”.