“Da Matera può e deve partire una visione profetica dell’Italia. Ecco la responsabilità e il compito attribuiti alla città”. Così il sindaco Raffaello de Ruggieri ha esordito in apertura dei lavori del convegno: “Mezzogiorno protagonista: missione possibile” che si è svolto all’Auditorium.
Pubblichiamo l'intervento del sindaco Raffaello de Ruggieri in merito alla intitolazione del Belvedere a Emilio Colombo
"Qualcuno ha scritto che l’ossessione del presente fa dimenticare il passato e impedisce di costruire il futuro.
E’ quello che avviene a Matera in relazione alla vicenda politica e umana di Emilio Colombo. Serpeggia in città una astiosa polemica sulla scelta di questo governo cittadino di aver intitolato a Emilio Colombo, statista, un affaccio sul Sasso Barisano.
Il “belvedere Emilio Colombo”, nei pressi della chiesa di Sant’Agostino non è stata una scelta casuale perché proprio nei pressi esisteva l’abitazione in grotta visitata da Colombo e da De Gasperi nel 1950 e il respiro sui Sassi ricorda la legge De Gasperi – Colombo del 1952 per il risanamento degli antichi rioni di Matera.
E’ stata una scelta ritenuta doverosa per una personalità politica che non può essere svilita da posizioni preconcette o, peggio, disfattiste, trattandosi di un cittadino materano.
Infatti, il 19 agosto 1955, il Consiglio Comunale gli conferì, per merito, la cittadinanza onoraria di Matera.
A conferma di quello spirito, nel corso dell’incontro che si svolse l’11 aprile del 2000 a Potenza, in occasione dei festeggiamenti per gli 80 anni di Emilio Colombo, il sindaco dell’epoca, Angelo Minieri sottolineò il senso della cittadinanza onoraria per l’attività: “Prima a fianco e poi come fedele continuatore dell’opera di Alcide De Gasperi, per la realizzazione del programma umano e sociale della rinascita di Matera. Egli – aggiunse Minieri – è stato sempre nostro concittadino perché a questa città ha dato tutta la sua passione e il suo ingegno con fervore instancabile e con sentimento di fraterna e cristiana comprensione”.
Poi vi è stata la lunga crescita politica culminata nella Presidenza del Consiglio e nella Presidenza del Parlamento Europeo e poi in quella di Ministro del Tesoro e di Ministro degli Esteri.
La storia non può essere declinata per assioma ma per fatti.
La personalità di un lucano autorevole, ispiratore delle 5 leggi speciali per il risanamento dei rioni Sassi e dei più rilevanti interventi infrastrutturali ed economici della regione, non poteva essere ignorato.
Come sindaco di Matera ho sentito questa necessità per recuperare dalla memoria una personalità politica che ha dedicato con riconosciuta autorevolezza una vita alla sua terra.
Lo affermo pur avendo avuto divergenze profonde con Emilio Colombo su alcune questioni come quella sui tempi del recupero dei Sassi, sull’insediamento della Liquichimica, sull’isolamento della città, sulla sede delle Soprintendenze.
Ma questi contrasti non possono annebbiarmi la vista e non possono incrinare l’equilibrio e la onestà intellettuale di un sindaco rispetto al necessario livello del ricordo e della memoria di uno Statista europeo, italiano e lucano come Emilio Colombo".
Una firma non solo formale, ma operativa e all’insegna della collaborazione fra territori.
Così è stato commentato l’atto ufficiale che, attraverso un protocollo d’intesa, unisce Matera, Bari e la Città metropolitana.
Il sindaco di Matera, impegnato a favorire gli insediamenti produttivi di nuova generazione nel territorio materano, ha ritenuto di designare il dr. Alberto Acito rappresentante della città di Matera in Sylicon Valley.
Votato all’unanimità, il consiglio comunale su proposta dei capigruppo che si erano riuniti durante una pausa della seduta, si è deciso di rinviare l’assemblea a giovedì 23 marzo alle ore 9 nella sala consiliare della Provincia.
“La designazione di Palermo a Capitale italiana della Cultura lancia un ulteriore segnale di dignità e qualità del Mezzogiorno, del Sud che rappresenta le culture che, nei secoli l’hanno animato e che ne hanno arricchito il patrimonio storico e monumentale”.
Esordendo con la risposta al senatore Tito Di maggio che chiedeva le sue dimissioni, Raffaello de Ruggieri, oggi in piazza Vittorio Veneto, ha rispedito al mittente la richiesta e confermato: “Non darò le dimissioni”.
Si terrà domenica, 6 novembre alle ore 11 in piazza Vittorio Veneto il comizio del sindaco Raffaello de Ruggieri.
“L’atto ignoto e vigliacco ai danni dell’auto dell’ex sindaco di Scanzano, Salvatore Jacobellis, impone una profonda riflessione che coinvolga tutto il territorio”.
“Il danneggiamento all’auto del presidente del Consiglio comunale, Angelo Tortorelli, rappresenta l’atto vandalico di un vile che non è riuscito nel suo intento: colpire la forza delle istituzioni democratiche”.